Sabato sera cena da amici a vario titolo coinvolti nel magico mondo del web e dell'informatica;
c'erano anche un nostro amico ciechetto e un ragazzo, che non conoscevo, sordo: entrambi professionisti del web. Ad un certo punto si sono messi a parlare tra loro e non ho potuto fare a meno di pensare al film di cui il titolo al post; è stato bello accorgersi come il web, strumento che amo sommamente per le sue potenzialità, riesca ad appiattire i problemi invalidanti di tanti ed ha creato un vero e proprio territorio di confine dove non c'è bisogno di mediatori interculturali, a parte i bit e la buona progettazione.
per quanto mi riguarda, ho fatto tante belle chiacchiere con entrambi e mi sono accorta che se con l'uno aguzzavo la vista e rendevo visibile la mia bocca, con l'altro mi vien da concentrarmi sui suoni; insomma – per una volta nella dissociazione – ho apprezzato entrambi i sensi come grande veicolo di comunicazione…