Ma dove vanno a morire i cinesi?

Una leggenda metropolitana, diffusasi in tutta Italia, pone un serio dubbio sui tanti cinesi che vivono nelle nostre città e che – operosi ma in disparte – conducono vite laboriose ai limiti della legalità: ma dove vanno a morire gli occhi a mandorla? qualcuno ha mai visto la tomba di un cinese?? qualche malizioso sostiene che finiscano tra le mandorle e la soya, altri che rispediscano i documenti in patria per consentire l’espatrio a parenti più longevi…

Panzallaria non si espone, ma da scribacchina, cronista dell’insipienza, si lascia affascinare da tali leggende: tante, diversificate ma sempre sinonimo di come, oltre all’aviaria, anche queste strane storie nostrane si diffondano come una pandemia…

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Ninna Nanna

Non so se avete letto “Ninna Nanna” di Palahniuk; è la storia di un giornalista che scopre che alcuni bambini sono morti perché gli è stato recitato un “canto della dolce morte” di tradizione tribale; questo tizio – che ha letto la ninna nanna incriminata – va a caccia delle copie del libro in giro per l’America per distruggerle.

Nel frattempo però, recita il canto, che ha ormai imparato a memoria, a tutti quelli che lo fanno incavolare, compiendo involontarie (o quasi) stragi tra passanti, predicatori radiofonici, caporedattori e rompiscatole vari.

Ammetto di aver desiderato, in questo periodo in cui Marte è dissonante al mio segno – lo Scorpione – di avere tra le mani almeno una volta, una volta soltanto, il libercolo incriminato. Un modo veloce e pulito per migliorare la propria vita…